L'incubo del sito sfregiato

C'era una volta un uomo di nome Max che possedeva diversi siti WordPress. Facendo affidamento sulla sua esperienza come esperto di siti web, aveva disattivato gli aggiornamenti automatici WordPress di SiteGround per uno dei suoi siti e si era dimenticato di riattivarli. Per più di un anno, Max aveva ignorato tutti gli avvisi di SiteGround e gli aggiornamenti di WordPress, ignaro della forza malvagia in agguato nell'ombra.

Una notte, Max ricevette un messaggio da sua moglie. Fu come un fulmine a ciel sereno in una vita ordinaria. Il suo sito web, un tempo il volto online della sua attività di consulenza, era caduto vittima di una presenza anomala. Tutto il suo contenuto era stato sostituito con immagini estremamente inquietanti che non avevano assolutamente nulla a che fare con Max o con la sua attività, ma che ora erano sotto il suo dominio ed erano ciò che ogni visitatore del suo sito vedeva aprendolo. 😱 L'incubo era iniziato e Max era in preda alla disperazione. Tentò subito tutto ciò che poteva per riavere il suo sito indietro.

Passarono le ore e Max stava ancora combattendo le forze oscure che avevano preso il sopravvento sul suo sito web. Ma quando l’orologio suonò la mezzanotte, si rese conto che non poteva più combattere il demone digitale da solo. Con dita tremanti, Max si rivolse ai guardiani digitali di SiteGround. L'esperto team di supporto iniziò a ripulire il codice sinistro e il sito web di Max fu riportato al suo antico splendore.

Tuttavia, a posteriori, Max imparò una lezione preziosa: sarebbe bastato un semplice click! Un solo pulsante avrebbe potuto risparmiargli il problema, quindi riattivò gli aggiornamenti automatici WordPress di SiteGround per tutti i suoi siti. Max capì che trascurare anche un singolo aggiornamento software poteva scatenare un orrore digitale, quindi iniziò a fidarsi dei servizi WordPress gestiti di SiteGround più di quanto si fidasse di se stesso.

L'incubo del sito sfregiato L'incubo del sito sfregiato
Chi sorveglia i sorveglianti? Chi sorveglia i sorveglianti?

Chi sorveglia i sorveglianti?

In un tempo non molto lontano, viveva un uomo di nome Gary. Gary era una guardia che proteggeva le case private. La sua esperienza consisteva nel fornire sicurezza e protezione agli altri. Il destino, però, aveva in serbo per lui un crudele scherzo. La fortezza stessa della sua attività, il suo sito web, cadde preda di una minaccia spaventosa. Con il cuore tremante, Gary si trovò ad affrontare l'incubo di un sito web hackerato: il suo sito e tutta la sua attività erano inattivi! 😱

Impotente e preoccupato, si rivolse all'ultimo barlume di speranza – SiteGround – per salvare la sua attività dal baratro. SiteGround si imbarcò in una missione per ripristinare il paradiso digitale di Gary. Il vero cattivo, si scoprì ben presto, era la persona precedentemente incaricata della manutenzione del sito web. Dopo essersene andato, aveva utilizzato la dashboard WordPress dello stesso Gary per caricare astutamente malware sul suo sito web.

Fortunatamente, i maghi del supporto di SiteGround erano esperti nel gestire tali forze oscure. Bandirono il malware e bloccarono l'accesso del malvagio essere al sito web di Gary. Un'ondata di sollievo travolse Gary, ma ciò che indugiava nei suoi pensieri era come avrebbe potuto individuare tali problemi da subito.

Fortunatamente, SiteGround aveva una soluzione: Site Scanner. Se Gary avesse utilizzato Site Scanner, uno strumento che esegue automaticamente la scansione del sito web alla ricerca di contenuti dannosi, avrebbe ricevuto una notifica sulla minaccia rilevata. Ciò gli avrebbe permesso di agire immediatamente e impedire che il suo sito web venisse manomesso. L’esperienza gli aveva insegnato una lezione preziosa: essere vigile su chi detiene le chiavi del proprio regno digitale e sul fatto che anche chi protegge gli altri può aver bisogno di protezione a sua volta.

Il triste mietitore di email

In una mattina piovigginosa, Jeff, un blogger specializzato in sicurezza informatica, ricevette una email che gli fece venire i brividi lungo la schiena. L'oggetto diceva: "Il tuo sito web è stato hackerato". Aprendo l'email, il cuore di Jeff batteva forte mentre leggeva quelle parole agghiaccianti. Si sosteneva che il sito web di Jeff fosse stato compromesso e che il suo database fosse stato rubato.

Inoltre, gli hacker avevano intenzioni più sinistre. Erano determinati a distruggere la reputazione di Jeff e a provocare il caos. Innanzitutto, minacciavano di inviare un'email a tutti gli indirizzi contenuti nel database rubato, sostenendo che il sito web era stato hackerato e che le loro informazioni personali erano state vendute o divulgate.

Ma le minacce non si fermavano qui. Minacciavano di utilizzare tecniche black hat per deindicizzare qualsiasi collegamento associato al sito web, rendendolo praticamente invisibile ai motori di ricerca e paralizzandone la presenza online. Quando Jeff arrivò alla fine dell'email, gli hacker chiesero un riscatto di $2500 in valuta digitale. Se non si fosse conformato, avrebbero distrutto il suo blog e la sua reputazione. Tuttavia, mentre l'ombra digitale si faceva più profonda, un pensiero colpì la mente di Jeff. Si chiese:

Perché mi contattano tramite il modulo di contatto del sito web e non scrivono direttamente alla mia email personale se hanno avuto accesso al mio database? 🤔

In quel momento, Jeff si rese conto di essere quasi diventato preda di una frode via email. Ciò lo colpì particolarmente, dato il suo ruolo di blogger di sicurezza informatica, comprendendo che una mail del genere avrebbe potuto fregare chiunque avesse un sito web. Fece un respiro profondo, cercando di calmare il suo battito accelerato e iniziò a cercare soluzioni per evitare che tali email arrivassero nella sua casella di posta.

Jeff trovò così SiteGround, un provider di hosting sicuro dotato di un sistema anti-spam integrato. Questo sistema avrebbe potuto impedire che un’email del genere raggiungesse del tutto la sua casella di posta, risparmiandogli così un sacco di stress e potenziali perdite finanziarie. Quella che inizialmente sembrava una storia dell'orrore si rivelò evitabile grazie alle robuste misure di sicurezza di SiteGround. Il piano degli hacker era fallito e Jeff era al sicuro dalle incombenti minacce digitali.

Il triste mietitore di email Il triste mietitore di email
Gli invasori stranieri del web Gli invasori stranieri del web

Gli invasori stranieri del web

Viveva un tempo un blogger di nome Alex. Gestiva quattro blog, ciascuno dei quali trattava argomenti diversi per coloro in cerca di conoscenza e ispirazione. Ma, come una nuvola nera all’orizzonte, si stava preparando una tempesta. Un giorno Alex si rese conto che tutti i suoi siti web erano inspiegabilmente inattivi, con conseguente perdita sia del suo pubblico che dei suoi guadagni. Preso dal panico, si rivolse subito al team di supporto di SiteGround per ricevere assistenza.

"Tutti i miei siti web sono inattivi e sospetto che uno dei miei blog stia causando il caos."

Il team di supporto approfondì immediatamente la situazione e scoprì qualcosa di sospetto. Uno dei blog di Alex in particolare stava avendo un volume di traffico insolitamente elevato, che prosciugava risorse a un ritmo preoccupante. Ma gli esperti di SiteGround sapevano che non si trattava di un semplice picco di traffico. Dopo aver ispezionato il traffico, rilevarono numerose connessioni provenienti da indirizzi IP di un unico Paese, un paese molto lontano dal target di Alex. Apparentemente degli invasori provenienti da un altro Paese avevano causato tutto quel caos attaccando il sito web di Alex.

Per fortuna, SiteGround aveva la soluzione per bloccare il traffico malevolo: la funzionalità di blocco IP per Paese. Il team di supporto di SiteGround guidò Alex alla sezione Sicurezza nel Site Tools, dove ebbe accesso all'opzione Traffico Bloccato. Bloccò così con successo il traffico sospetto, che gli aveva causato perdite. La funzionalità gratuita di blocco del traffico sospetto di SiteGround gli permise di controllare potenziali minacce, garantendo la sicurezza e la resilienza dei suoi siti web.

La vendetta contro Mary

La giovane Mary, un'appassionata di sport, aveva creato nel giro di un anno il blog sportivo più popolare del suo Paese. Il suo successo attirò troll dalle profondità di internet e gli attacchi DDoS colpirono la sua fortezza digitale come temporali implacabili. Questi assalti quotidiani resero Mary sempre più preoccupata per la sicurezza del suo blog, quindi prese tutte le precauzioni possibili per salvaguardare il suo sito web. Non sapeva purtroppo che un ex dipendente vendicativo stava complottando contro di lei…

Una fatidica notte, il suo ex dipendente entrò nell'account di posta elettronica di Mary e causò il caos, cancellando tutte le sue email e utilizzando la sua carta di credito. Ma il peggio doveva ancora venire. Cancellò l'intero database del suo blog: più di 10.000 articoli e migliaia di commenti, il tutto nel bel mezzo delle Olimpiadi estive. Il suo blog, la sua passione, la sua principale fonte di reddito, tutto ridotto in cenere da un unico errore. .

In seguito, Mary riuscì a recuperare la sua email e la sua carta di credito, ma non riuscì a ripristinare il suo blog dal giorno in cui il suo sito web fu hackerato, a causa della mancanza di backup da parte del suo attuale provider di hosting. Perse preziosi articoli dedicati ai giochi, insieme a numerosi commenti.

Passarono gli anni e Mary scoprì SiteGround, un hosting che offriva backup giornalieri automatici distribuiti geograficamente. Ora può godersi la tranquillità di sapere che il suo amato sito web è conservato non in uno, ma in molti server segreti, nascosti negli angoli più remoti del regno digitale.

La vendetta contro Mary La vendetta contro Mary
Un fantasma dal passato Un fantasma dal passato

Un fantasma dal passato

Tanti anni fa, viveva un diligente proprietario di sito di nome Mark. Il suo sito web fungeva da piattaforma per condividere conoscenze e intuizioni con il mondo, ma sotto la superficie era in agguato una minaccia spaventosa.

Una mattina, la casella di posta di Mark traboccava di notifiche email, recanti l'agghiacciante notizia che il suo dominio era stato inserito in una blacklist e che la sua reputazione, un tempo incontaminata, era stata messa in dubbio. In quel momento di angoscia, Mark iniziò la ricerca di un hosting sicuro e si imbatté in SiteGround. Iniziò subito una chat con il loro team, spiegando cosa era successo al suo sito web e chiedendo loro di aiutarlo a ripristinarlo.

Il team di SiteGround andò subito al nocciolo della questione, scoprendo che esistevano diversi possibili vettori di attacco che avrebbero potuto portare alla compromissione del sito web. La password amministratore apparentemente sicura poteva essere stata vittima di un attacco brute-force poiché non era stata predisposta alcuna protezione. L'indagine degli esperti di SiteGround li portò anche a un'applicazione forum PHP dimenticata. Una a cui Mark aveva rimosso i collegamenti, ma che non aveva mai rimosso completamente dal server. Questa applicazione, con un codice obsoleto, era diventata un gateway per le forze del male, lasciando la possibilità di sfruttare una iniezione SQL.

Al termine dell'indagine, SiteGround presentò una soluzione a più livelli. Un robusto stack software di prevenzione brute-force, già disponibile sui loro server, avrebbe impedito l'attacco brute-force alla password amministratore di Mark. Grazie alla propria esperienza nella sicurezza dei siti web, il team di SiteGround ripristinò con successo il sito di Mark riportandolo a uno stato sicuro.

Alla fine, la storia del sito web di Mark serve a ricordare l'importanza di scegliere un provider di hosting sicuro, che mantenga diligentemente le misure di prevenzione essenziali sui propri server. Le minacce di compromissione e sfruttamento dei dati sono reali, ma con le giuste difese possono essere superate.

Su SiteGround

Noi di SiteGround, abbiamo 20 anni di esperienza nel mondo dell’hosting: abbiamo ascoltato molte storie di attacchi ai siti, visto molti hacker online e risolto miliardi di minacce alla sicurezza dei siti.

Con il nostro approccio incentrato sulla sicurezza e i potenti strumenti di protezione, ci prendiamo cura della sicurezza dell'hosting del tuo sito e ti aiutiamo a evitare sia gli incubi più comuni relativi all'hosting, sia la perdita di sonno dovuta alle vulnerabilità dei siti web.

Il nostro sistema di sicurezza centralizzato e integrato filtra attivamente il traffico dannoso e blocca ogni giorno milioni di richieste malevole, prima ancora che raggiungano il tuo sito, proteggendoti da attacchi brute-force, malware e attacchi DDoS.

Per il mese della sicurezza informatica di quest'anno, vogliamo portare l’attenzione su alcuni dei problemi più comuni di sicurezza dei siti web attraverso storie vere, e su come evitarli con i nostri servizi di hosting. Mantieni alta la guardia, e scegli con saggezza i servizi di hosting per il tuo sito web: meglio prevenire che curare!

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