Che cos'è l'ottimizzazione SEO On-Page e come gestirla facilmente
Indice
Quando si pensa all’ottimizzazione dei contenuti per la ricerca, molti esperti di marketing sono sopraffatti perché abituati a sentire i consulenti SEO parlare di formule, algoritmi di Google e concetti come la densità di parole chiave. Negli ultimi anni è molto cambiato nel mondo della SEO On-Page e puoi mettere da parte molti degli aspetti prima citati, perché Google non funziona più in questo modo.
Per esempio, la densità delle parole chiave non esiste più, così come molte altre tattiche e miti sulla SEO della vecchia scuola.
Non esiste una formula perfetta per l’ottimizzazione SEO On-Page dei contenuti. Per vincere nel mondo della ricerca, oggi devi rimanere concentrato sulla scrittura di contenuti per il lettore, sulla risoluzione dei problemi per le persone e sull’aiutare i motori di ricerca a individuare il contenuto giusto per una determinata frase di ricerca.
Al centro di tutto, c’è dunque un’attenzione estrema all’ottimizzare il contenuto per le persone. E onestamente, ne sono davvero contenta perché rende l’intero processo SEO molto più semplice.
Cambiamenti recenti nell’ottimizzazione On-Page
Gli ultimi anni sono stati anni cardine per la SEO. Abbiamo visto enormi cambiamenti nel tipo di contenuto che Google desidera e premia con un posizionamento nella prima pagina dei risultati di ricerca. Vorrei evidenziare subito alcuni di questi elementi, sperando di indirizzarti nella giusta direzione.
Ecco quali sono i maggiori cambiamenti che ho individuato nella SEO moderna:
- Un forte desiderio e attenzione alla risoluzione dei problemi dei lettori.
- La presenza di parole chiave più lunghe che guidano la ricerca e portano la maggior parte del traffico a siti e blog.
- Una maggiore necessità di contenuti lunghi che coprono completamente un determinato argomento.
- Una forte attenzione alla leggibilità.
- Un focus sull’accessibilità in modo che tutti possano capire la natura dei collegamenti, delle immagini e del flusso di contenuti.
- La necessità di sottotitoli ed elenchi per una facilità d’uso sui dispositivi mobili.
- La necessità di brevi paragrafi per facilitare la lettura sui dispositivi mobili.
- La necessità di immagini in primo piano per la condivisione e la distribuzione sui social.
- Un forte desiderio di contenuti multimediali (video, podcast, immagini, etc.).
- Un allontanamento da dati binari come la densità delle parole chiave.
- Un avvicinamento a varianti di parole chiave e argomenti.
- Una forte dipendenza dal linguaggio semantico.
Non lasciare che il termine “semantica” ti preoccupi. Significa semplicemente che stai usando parole descrittive che aiutano Google a comprendere meglio la natura dei tuoi contenuti nel loro insieme.
Ho detto che il contenuti lunghi sono importanti ed ecco perché:
- I contenuti lunghi possono approfondire un argomento e, in tal modo, possono rispondere meglio alla domanda di chi sta effettuando la ricerca.
- I contenuti lunghi tenderanno a favorire una maggiore condivisione sui social, il che favorirà un numero maggiore di visitatori e una maggiore visibilità sui motori di ricerca.
- I contenuti lunghi soddisfano maggiormente il lettore, che a sua volta porterà più backlink.
Il nuovo benchmark per la lunghezza dei contenuti:
- Per le ricerche nazionali (pensa a una ricerca su come trattare una scottatura solare) il mio suggerimento è di scrivere almeno 1.000 parole, in genere siamo attorno alle 2.000. Ci vuole molto testo per presentare accuratamente un problema e definire la soluzione.
- Le ricerche locali (pensa a una ricerca di un ristorante giapponese nella tua città) non richiedono molto contenuto, perché sono meno informative. Sono più semplice e più dirette, quindi i contenuti non devono essere così approfonditi o lunghi. Puoi classificare qualcosa localmente con un minimo di 500 parole.
Nella SEO di oggi non esiste un numero magico per la quantità ideale di parole in una pagina. Il trucco è quello di creare contenuti migliori rispetto agli altri siti classificati nella SERP (pagina dei risultati dei motori di ricerca). Se riesci a farlo, puoi posizionarti per primo con 500 parole, 1.000 parole o 5.000 parole.
Prendi sempre in considerazione la formulazione semantica
Mentre ottimizzi i tuoi contenuti per i motori di ricerca, stai aiutando gli stessi contenuti a essere trovati per il giusto termine di ricerca. Non esiste alcuna magia associata all’ottimizzazione. La cosa fondamentale è assicurarsi di essere chiari nella scrittura dei contenuti.
Supponiamo che per questo esercizio abbia deciso che la mia parola chiave è “hosting WordPress ” e che io voglia posizionare questa parola chiave.
La prima cosa che devo fare è pensare a frasi alternative che si possano allineare semanticamente a questa frase. In altre parole, quali cose vengono naturalmente discusse insieme all’hosting di WordPress?
Per esempio:
- Sito web o blog
- Prestazioni o velocità
- Costo
- Aggiornamenti software
- Backup
- Hosting provider
- Migrazione
- SSL
- Supporto tecnico
Se parlo di hosting WordPress, suppongo che il contenuto includa naturalmente quegli elementi di cui sopra. Gli elementi sopra riportati possono a loro volta portare a diverse varianti della mia frase principale “hosting WordPress”. Queste potrebbero includere:
- Sito web WordPress
- Blog WordPress
- Migrazioni di siti WordPress
- Piani di hosting WordPress
- Prestazioni di WordPress
- Velocità del sito
- Backup del sito
- Migrazione di blog
Le persone tendono a sbagliare quando scrivono in ottica SEO perché conoscono fin troppo bene l’argomento e potrebbero saltare dettagli importanti.
Ad esempio, direi semplicemente che “costa 12 euro al mese” ha senso per chi scrive. Ma i motori di ricerca e i lettori potrebbero chiedersi quale sia il soggetto e cosa sia incluso nel “costo” che dovrebbero pagare.
Un uso migliore di questo testo potrebbe essere avere una sezione del sito dedicata al “Costo dell’hosting WordPress” al cui interno parleremo di tutte le cose che sono incluse in questo piano di hosting.
Questo non è solo utile per il lettore, incoraggiandolo a diventare un cliente, ma è anche utile per i motori di ricerca.
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