ERR_UNSAFE_PORT - 6 modi per risolverlo
Questo tutorial riguarda i seguenti argomenti:
Sia come proprietario di un sito web che come utente normale, potresti imbatterti nell’errore ERR_UNSAFE_PORT. Questo accade quando un URL tenta di utilizzare una porta che i browser moderni hanno limitato per motivi di sicurezza.
Sebbene bloccare queste porte aiuti a proteggere da potenziali minacce, a volte può interferire con richieste legittime e causare problemi inaspettati.
Fortunatamente, ci sono diversi modi per risolvere questo errore. In questa guida, spiegheremo perché si verifica ERR_UNSAFE_PORT e ti guideremo attraverso le soluzioni più efficaci per risolverlo.
Ad esempio, prova ad accedere a qualsiasi sito web tramite una nota porta riservata, come 6666. Vedrai il seguente messaggio di errore:

Quando un sito web o una risorsa tenta di utilizzare una porta bloccata, il browser interrompe immediatamente la connessione e visualizza questo codice di errore. Questo problema si verifica più comunemente in Google Chrome, ma anche altri browser hanno simili restrizioni.
Cosa causa l’errore ERR_UNSAFE_PORT?
I browser bloccano porte specifiche per prevenire minacce alla sicurezza, come tentativi non autorizzati di accesso ai dati o attacchi dannosi.
L’errore ERR_UNSAFE_PORT si verifica quando un sito web o una risorsa tenta di utilizzare una di queste porte protette. Ecco le cause più comuni:
Risorse esterne che usano una porta bloccata
Se il tuo sito web carica script, immagini o altre risorse da un URL esterno che utilizza una porta bloccata, il browser bloccherà la richiesta. Questo può accadere se un servizio di terze parti o un’API è configurato per utilizzare una porta non sicura.
Reindirizzamenti o proxy xrrati
Se il tuo sito reindirizza il traffico a un URL con una porta bloccata, il browser lo segnalerà come non sicuro. Questo accade spesso quando le impostazioni del proxy sono configurate in modo errato o i reindirizzamenti lato server puntano a porte riservate.
Richieste API a una porta bloccata
Alcune API richiedono porte specifiche per la comunicazione. Se una richiesta API viene fatta a una porta bloccata, il browser rifiuterà la connessione, portando all’errore. Gli sviluppatori potrebbero incontrare questo problema durante i test delle API su porte non standard.
Come risolvere l’errore ERR_UNSAFE_PORT?
A seconda della causa, puoi risolvere l’errore ERR_UNSAFE_PORT regolando le impostazioni del tuo sito web, server o browser. Ecco le soluzioni più efficaci:
Controlla le risorse esterne che usano porte bloccate
Esamina il codice del tuo sito web per identificare eventuali risorse esterne che utilizzano porte riservate. Queste potrebbero essere script, immagini o fogli di stile di servizi di terze parti.
Per farlo, apri gli strumenti per sviluppatori del browser (tasto destro > Ispeziona), vai alla scheda Rete e ricarica la pagina.

Cerca richieste che falliscono a causa di porte bloccate e aggiornale per utilizzare porte consentite.
Rimuovi i reindirizzamenti a porte bloccate
Se il tuo sito web reindirizza i visitatori a un URL che utilizza una porta riservata, i browser bloccheranno la richiesta e visualizzeranno l’errore ERR_UNSAFE_PORT.
Questo può accadere a causa di regole errate nel file .htaccess, impostazioni WordPress mal configurate o servizi di terze parti come Cloudflare.
- Controlla e aggiorna i reindirizzamenti del tuo sito web
Se hai aggiunto regole di reindirizzamento nel tuo file .htaccess, potrebbero puntare a una porta bloccata.
Gli utenti di SiteGround possono controllare e modificare questo file in Site tools > sito > gestione file o tramite un client FTP.
Ecco un esempio di un reindirizzamento che causerebbe tali problemi:
Redirect 301 / https://yourdomain.com:6666/
Per risolverlo, basta aggiornarlo utilizzando una porta sicura predefinita, come 443 (HTTPS). Poiché i browser assumono automaticamente 443 come porta HTTPS predefinita, il nuovo indirizzo dovrebbe essere:
Redirect 301 / https://yourdomain.com/
- Controlla gli URL di WordPress e i reindirizzamenti dei plugin
Se utilizzi un plugin di reindirizzamento, questo potrebbe alterare l’indirizzo del tuo sito o aggiungere regole errate.
Per prima cosa, vai alla Dashboard di WordPress > Impostazioni > Generale, e controlla l’indirizzo di WordPress (URL) e l’indirizzo del sito (URL).

Assicurati che non includano una porta bloccata come https://yourdomain.com:8080.
Controlla anche se un plugin di reindirizzamento è attivo (ad esempio, Redirection o Yoast SEO), e in caso, esamina le sue impostazioni per eventuali regole personalizzate che forzano una porta bloccata.
- Esamina i servizi CDN o altri proxy
Se il tuo sito è dietro una CDN (come Cloudflare) o utilizza un servizio proxy, cerca eventuali reindirizzamenti che forzino il traffico a una porta bloccata e aggiornali.
Usa un URL API alternativo
Se le tue richieste API falliscono a causa di una porta bloccata, prova a cambiare l’URL della richiesta a una porta più sicura.
- Controlla la documentazione dell’API per altre porte che siano sicure e supportate.
- Aggiorna l’URL della richiesta per utilizzare una porta diversa, come 443 per HTTPS.
- Se utilizzi un server locale, riconfiguralo per funzionare su una porta sicura.
Puoi trovare un elenco completo delle porte riservate nella documentazione ufficiale di Google.
Controlla le estensioni del browser e la cache
Alcune estensioni del browser possono causare conflitti. Dati di cache obsoleti potrebbero anche interferire con le richieste.
- Prova a caricare il sito in modalità incognito per escludere problemi con le estensioni.
- Disabilita tutte le estensioni e testa nuovamente il sito.
- Cancella la cache e i cookie del tuo browser.
- Aggiorna il tuo browser all’ultima versione.
- Reimposta Google Chrome alle impostazioni predefinite.
Se il problema persiste, passa al passaggio successivo.
Modifica i flag del browser (non sicuro)
Alcuni browser consentono di ignorare le restrizioni delle porte tramite flag sperimentali.
In Windows, puoi farlo cliccando con il tasto destro sull’icona di Chrome > Proprietà > vai alla scheda Shortcut:

Nel campo Target, aggiungi il flag –explicitly-allowed-ports=’numero della porta’ alla fine dell’indirizzo.
Dovrebbe apparire qualcosa del genere:
Clicca su Applica e riapri Google Chrome utilizzando il collegamento.
In alternativa, puoi eseguire il seguente comando nel Prompt dei Comandi, per aprire Chrome con alcune porte non sicure consentite:
chrome.exe --explicitly-allowed-ports=666,6000,8080
Per macOS, apri il tuo Terminale ed esegui:
open -a "Google Chrome" --args --explicitly-allowed-ports=666,6000,8080
Tieni presente che questa soluzione alternativa non è una correzione per la causa principale dell’errore e dovrebbe essere utilizzata solo per test locali, non su siti web live.
Contatta l’amministratore di hosting o di rete
Se non riesci a risolvere il problema, il tuo provider di hosting o l’amministratore di rete potrebbe bloccare la porta.
Se il problema persiste dopo aver seguito i passaggi consigliati sopra, cerca altre risposte contattando il team di supporto del tuo hosting. Possono controllare e consigliare se limitano determinate porte.
Se sei su una rete aziendale, chiedi al reparto IT di esaminare le regole del firewall e aiutarti anche a reimpostare le impostazioni sul tuo dispositivo.
Riepilogo su ERR_UNSAFE_PORT
L’errore ERR_UNSAFE_PORT è una misura di sicurezza del browser che impedisce connessioni a porte riservate. Sebbene questo aiuti a proteggere gli utenti da potenziali minacce, può anche bloccare richieste legittime.
Se incontri questo errore, inizia identificando eventuali risorse esterne, reindirizzamenti o richieste API che utilizzano porte bloccate.
Aggiornare gli URL, modificare le configurazioni del server e cancellare i dati del browser può spesso risolvere il problema. Per casi più avanzati, potresti dover contattare il tuo provider di hosting o l’amministratore di rete.
Seguendo i passaggi in questa guida, dovresti essere in grado di risolvere l’errore ERR_UNSAFE_PORT e mantenere l’accesso al sito web senza compromettere la sicurezza.