Scopriamo il Growth Hacking e come può aiutare il tuo business
Costruire una forte presenza online è la chiave per far crescere la tua piccola o media impresa. Tutto inizia con il lancio del tuo sito web, ma è importante continuare a gestirlo in modo efficace, generando traffico e accrescendo pubblico e client base. Qualunque sia il viaggio online che stai affrontando, abbiamo tanti consigli pratici su come impostare la tua presenza online per quest’anno.
Il secondo post della nostra serie “Come creare una presenza online di successo per le piccole imprese” è stato scritto da Mike Hale, proprietario di un’agenzia di digital marketing e sviluppo web. Mike è anche uno degli Ambassador WordPress di SiteGround. Ha condiviso con noi alcuni pratici consigli sul Growth Hacking che possono aiutare a migliorare il proprio business.
Negli ultimi anni, evitare il tema Growth Hacking è stato quasi impossibile. Alcuni lo ritengono una formula magica del marketing e la chiave segreta del successo, mentre altri lo liquidano come se fosse tutto fumo negli occhi.
Cos’è il Growth Hacking e quanto è utile sapere di cosa si tratta?
Se pensi a un “hack” come a una scorciatoia o a un uso intelligente (o involontario) di qualcosa, allora siamo sulla strada giusta. In generale, un Growth Hack è una tattica prodotta su piccola scala e a basso costo, sia in termini di impegno sia di denaro. Deve anche essere misurabile, ripetibile, scalabile e allineata a un obiettivo aziendale reale.
Il Growth Hacking è un processo di sperimentazione attraverso diversi canali volto a identificare i modi più efficienti per far crescere un’azienda.
Cosa stai cercando di far crescere? Il tuo pubblico? Le conversioni? Le vendite? Tutto quanto?
Scegliere le giuste tattiche e quando implementarle è la chiave per qualsiasi campagna di marketing. Alcuni degli esempi più famosi sono:
- Dropbox ha aumentato la propria base utenti del 3900% con un semplice programma di referral che concedeva ulteriore spazio di archiviazione per ogni persona a cui si consigliava Dropbox.
- Airbnb ha trovato un modo per aggirare i limiti di Craiglist e ha potuto pubblicare i propri annunci immobiliari su di esso.
- Gmail e Pinterest iniziarono come piattaforme solo su invito, utilizzando come “esca” l’unicità, per incuriosire e invogliare le persone a iscriversi.
- Hotmail e la sua tagline “Ottieni la tua email gratuita con Hotmail” inclusa nella parte inferiore di ogni email inviata.
Nessuno di questi esempi è dovuto al caso o alla fortuna. Le aziende fecero centinaia di test prima di trovare una soluzione che funzionasse. Personalmente non sono mai stato un fan dell’uso del termine “hacking” per descrivere questo processo perché sembra sottintendere che sia “un trucco”, mentre io tendo a considerarlo quasi una scienza.
Commenti ( 1 )
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Piergiorgio Zotti
Sono perfettamente d'accordo, Mike. Un saluto.
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