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Branding: significato, strategie e guida per farsi ricordare

Oct 29, 2025 13 min di lettura Erin Ridley
illustrazione che mostra diversi elementi del branding: una selezione di font, palette di colori, logo, due immagini e un esempio di hero section di un sito web

Un brand forte e memorabile può moltiplicare il valore del tuo business.

Il potere del branding va ben oltre un logo, una palette di colori o uno slogan. Influenza la percezione che il pubblico ha della tua azienda, orienta le decisioni d’acquisto e costruisce valore nel tempo.

Ho lavorato per anni sul branding da entrambe le prospettive: prima aiutando grandi aziende a creare identità coerenti e riconoscibili, poi costruendo brand da zero per piccole imprese e startup. Dalla strategia al design, dal marketing al tono di voce, ho imparato cosa serve per far emergere un marchio quando le risorse sono limitate e ogni scelta conta.

È da quelle esperienze che nasce questa guida: per permetterti di affrontare la costruzione del tuo brand con chiarezza e sicurezza. È pensata per chi si sta avvicinando al branding e vuole capire come farlo da solo, ma si sente disorientato dalle mille pagine online piene di termini tecnici e pochissima pratica. Qui troverai un percorso concreto e perseguibile, arricchito da esempi reali, che trasformerà la tua idea in un brand riconoscibile, solido e redditizio

Che tu stia lanciando un nuovo progetto o ripensando la tua identità attuale, capire le basi del branding ti aiuterà a modellare come le persone vedono, sentono e si connettono con la tua impresa. 

Cos’è il branding

Il branding è l’arte di modellare attivamente il modo in cui le persone percepiscono la tua azienda attraverso ogni interazione, punto di contatto e messaggio. Rappresenta l’impressione complessiva che la tua impresa lascia su clienti e potenziali clienti e, cosa ancora più importante, la percezione che rimane impressa nella loro mente. Per questo motivo, il branding è molto più di un semplice logo o di una palette di colori.

Include infatti l’identità visiva, il tono di voce, i messaggi che comunichi e persino il modo in cui gestisci l’assistenza clienti. Quando viene fatto correttamente, il branding genera riconoscibilità, fiducia e connessione emotiva: le basi per una fedeltà duratura nel tempo.

Il branding è un gioco a lungo termine. Perciò stabiliamo delle aspettative realistiche. Fare branding richiede coerenza costante su tutte le piattaforme e nel tempo. Non produce dati facilmente quantificabili o risultati immediati.
Per quanto riguarda i costi, il branding si intreccia con quasi tutti gli aspetti di un’attività — marketing, strategie di prodotto, assistenza clienti, decisioni aziendali — e il lavoro di mantenimento della coerenza con il branding è continuo. Perciò stabilire un budget dedicato esclusivamente al branding è quasi impossibile.

Lo scopo del branding

Il branding può sembrare un “optional”, ma in realtà può fare una differenza enorme. Un branding efficace costruisce riconoscibilità, comunica i valori del brand e genera fiducia, tutti elementi che influenzano direttamente le decisioni dei clienti e i ricavi.

Tra le ragioni principali per cui il branding conta:

  • Controlla la percezione pubblica del brand, consolidando fiducia e credibilità con clienti e partner.
  • Ti differenzia dai concorrenti e ti rende memorabile in un mercato affollato.
  • Crea connessioni emotive che guidano la fedeltà sia dei clienti sia dei dipendenti.
  • Guida le decisioni strategiche riguardo prodotti, marketing e partnership.
  • Supporta la crescita a lungo termine, permettendo di scalare il business senza perdere coerenza e riconoscibilità.
  • Contribuisce al valore del brand: le aziende con marchi forti e riconosciuti possono praticare prezzi più alti, attrarre clienti fedeli e generare valore tangibile nel bilancio.

In definitiva, un buon branding trasforma un’impresa in un asset memorabile, affidabile e prezioso, capace di rafforzare le relazioni, aumentare i ricavi e posizionare l’azienda per un successo sostenibile.

L’ho visto con i miei occhi, sia lavorando sul branding per aziende a livello di Fortune 500 sia costruendo un brand premium per consumatori. La differenza tra un prodotto che viene notato e uno che viene ignorato dipende quasi sempre dal branding, non dal budget. Un marchio costruito con cura e applicato con coerenza apre porte a partnership, visibilità sui media, distribuzione, fedeltà dei clienti e valore a lungo termine.

Come si fa il branding?

Come avrai già intuito, costruire un brand non si riduce a creare un logo e scegliere dei colori. Per sviluppare un marchio duraturo e incisivo, è necessario seguire un processo che definisca, esprima e affini l’identità della tua azienda.

I passaggi che seguono ti guideranno con un piano passo dopo passo per creare un brand autentico, in grado di risuonare con il tuo pubblico di riferimento e resistere alle prove del tempo.

3. Definisci i valori e benefici

Da principio, è fondamentale definire il “perché” del tuo brand. Questa fase è cruciale poichè ogni brand solido nasce da un chiaro senso di scopo. La missione della tua azienda definisce perché esisti oltre il profitto, quale cambiamento vuoi generare, quale bisogno soddisfi e quale valore offri ai tuoi clienti.

La chiarezza in quanto a questa mission fornisce le basi per tutta la strategia di brand, assicurando che i messaggi restino coerenti e che le decisioni siano allineate man mano che l’azienda cresce.

Quando ho lanciato il mio brand di olio d’oliva, questo passaggio è stato determinante. L’obiettivo non era vendere un prodotto, ma aiutare le persone a comprendere cosa rende un olio davvero eccellente — perché la provenienza conta, come il periodo di raccolta influisce sul gusto e cosa significa qualità autentica. Questa missione educativa ha guidato ogni scelta successiva: storytelling, packaging e persino il linguaggio sulle etichette. Essendo chiara e genuina, il resto del brand è scaturito naturalmente.

Se non sai da dove partire, poniti queste domande:

  • Perché ho creato questa azienda?
  • Quale problema aiuto a risolvere?
  • Cosa rende il mio approccio diverso o migliore?

Dopo aver risposto, sintetizza la tua mission in una frase chiara. Per un’azienda di utensili da cucina, potrebbe essere:

“Creiamo strumenti da cucina premium che aiutano gli chef casalinghi a cucinare con sicurezza e stile.”

Se hai difficoltà a formulare questa mission, gli strumenti IA possono aiutarti a sintetizzare i tuoi pensieri in un messaggio potente e chiaro, basta usare i prompt ChatGPT giusti.

screenshot di una conversazione con ChatGPT dove viene richiesto aiuto per definire la mission di un'impresa di servizi di pittura edile

Alla fine, mantienila semplice e autentica. La missione deve essere facile da ricordare e da credere. 

2. Determina il target

Per andare più a fondo nello sviluppo del branding, dovrai fare ricorso alle user personas, cioè il segmento di pubblico a cui ti rivolgi con la tua offerta. Le user personas sono importanti in tutti processi di sviluppo di un’attività, perché ogni brand deve parlare direttamente a chi trarrà maggior beneficio da ciò che offre. Per farlo efficacemente, devi conoscerli a fondo.

Inizia identificando il tuo cliente ideale:

  • Chi è (età, luogo, interessi, stile di vita)?
  • Quali sfide o frustrazioni affronta?
  • Cosa motiva le sue decisioni: prezzo, qualità, comodità, valori?
  • Come vuole sentirsi dopo aver interagito con il tuo brand?

L’obiettivo non è solo definire dati demografici, ma comprendere mentalità ed emozioni. Quanto più chiaramente immagini il tuo pubblico, tanto più facile sarà creare messaggi, contenuti visivi ed esperienze che risuonino davvero.

Uno dei modi migliori per farlo è ascoltare direttamente il pubblico. Nella mia esperienza, il metodo cambia in base alla dimensione dell’azienda. Con grandi brand corporate si usano ricerche strutturate, come sondaggi e focus group, per testare messaggi e capire i bisogni dei clienti. Con startup o brand appena nati, invece, ci si avvicina direttamente alle persone tramite interviste, per scoprire frustrazioni, motivazioni e desideri non soddisfatti sul mercato.

Queste conversazioni non solo validano le tue ipotesi, ma spesso le riformulano completamente, portando a una vera chiarezza del brand: non si tratta di indovinare cosa vogliono le persone, ma di ascoltarlo con le loro parole.

Quando il pubblico è definito in modo chiaro, puoi creare una buyer persona, cioè una descrizione breve di un esempio realistico del tuo cliente ideale. Per esempio:

Fiona, libera professionista, è una designer di 35 anni che lavora da remoto e usa strumenti digitali per organizzarsi. Valuta i brand che le fanno risparmiare tempo, semplificano il flusso di lavoro e parlano con tono diretto e professionale.

Definire e comprendere il tuo pubblico fa sì che tu ti possa concentrare non più su ciò che vuoi dire ma invece su ciò che il tuo pubblico ha bisogno di sentire.

Pro tip: Considera anche come il cliente interagisce con il brand dall’inizio alla fine. Creare una mappa del customer journey aiuta a comprendere chi è il pubblico, cosa cerca e come il brand può accompagnarlo in ogni fase del percorso.

3. Comprendi il tuo posizionamento

Il posizionamento del brand è il posto distintivo che un brand occupa nel panorama del mercato di riferimento, ovvero come il tuo brand si differenzia dai concorrenti

Per definirlo, quindi, analizza attentamente come si posizionano i concorrenti, quali valori comunicano, quale tono adottano e quale spazio occupano nel mercato. Una volta completata questa analisi, scegli una dichiarazione di posizionamento che:

  • Rispecchi i tuoi clienti
  • Sia raggiungibile considerando le risorse della tua azienda
  • Si distingua chiaramente dai concorrenti

Per rendere il posizionamento meno sfuggente, prova a riassumerlo in tre parole. Ad esempio, “vegan, giovane e facile”. Evita termini generici come “prodotti di qualità, unico, di successo”, perché sono obiettivi che hanno tutti e non aiutano a distinguerti nel mercato.

4. Sviluppa personalità e voce del brand

La personalità del tuo brand è come viene percepito dal pubblico: amichevole o formale, audace o rassicurante, giocoso o sofisticato. È ciò che rende il brand memorabile e riconoscibile, e definisce il tono di ogni comunicazione. Come nel personal branding, anche la voce del brand deve essere coerente, distintiva e allineata ai valori aziendali.

Per definire la personalità del brand, immagina che sia una persona. Come parlerebbe? Che energia porterebbe in una conversazione? Puoi guidarti con queste domande:

  • Quali tre aggettivi descrivono il carattere del brand?
  • Come vuoi far sentire i clienti quando interagiscono con te?
  • Quale tono si adatta meglio al tuo settore e ai tuoi valori?

Una volta chiarita la personalità, trasformala nella voce del brand: le parole, il tono e lo stile che la rendono viva. Una voce coerente costruisce fiducia e rafforza il brand. Ad esempio, un’agenzia immobiliare con una personalità sicura ma accessibile potrebbe usare un linguaggio conversazionale e informale per rendere più comprensibili concetti complessi.

Che si tratti di comunicati stampa, post sui social o email marketing, il pubblico deve riconoscerti immediatamente. Quando creavo contenuti social e email per il mio brand, usavo un tono giocoso e accessibile, quasi come se parlassi ad un amico. Non era casuale: conoscevamo bene il nostro pubblico e quel tono risultava autentico, aiutando a costruire un legame reale.

screenshot di una mail di una scuola di arte per bambini la cui personalità allegra e creativa è immediatamente percepibile dalle foto di bambini mentre dipingono, i font in stile naïf, i colori accesi e il copy dal tono amichevole

5. Costruisci la storia del brand

La storia del brand serve a connettere tutti gli elementi che abbiamo visto fino ad ora, mostrando come il tuo scopo soddisfa i bisogni del pubblico, come risolve problemi o migliora la vita dei clienti, cosa fa di diverso dagli altri brand e perché ha la personalità che ha.

Dalla mia esperienza, sia costruendo il mio brand sia lavorando con startup, questo passaggio diventa naturale solo dopo aver chiarito missione e pubblico. A quel punto, la storia inizia quasi a raccontarsi da sola. Non è più qualcosa da “forzare”, una lista di traguardi o uno spot pubblicitario, ma diventa il modo autentico di parlare della tua azienda, radicata nel tuo scopo più che in uno slogan.

Per delineare la tua storia, concentrati su tre elementi:

  • Origine: come è nato il tuo brand? Quale ispirazione ti ha spinto a iniziare?
  • Scopo: quale problema o bisogno ha dato vita all’idea?
  • Trasformazione: come migliori o semplifichi la vita dei tuoi clienti?

Un esempio pratico:

“Dopo dieci anni passati in una grande agenzia di PR come stratega della comunicazione, ho notato quanto le piccole aziende faticassero a emergere senza grandi budget. Ho fondato una boutique agency per cambiare le regole, offrendo a startup, piccole imprese e imprenditori lo stesso potere narrativo dei brand globali. La mia missione: rendere la comunicazione strategica, personale e accessibile.”

Una brand story di qualità funge da ponte, permette al pubblico di riconoscersi nel tuo percorso, trasformando la consapevolezza in vera fedeltà.

6. Crea gli asset visivi

L’identità visiva è ciò che rende il tuo brand immediatamente riconoscibile. Include colori, font, immagini e altri elementi di design che comunicano chi sei e cosa rappresenti. Ma attenzione: non si tratta solo di estetica. L’obiettivo è creare un linguaggio visivo coerente che rifletta la personalità e i valori del brand a colpo d’occhio.

Un’identità visiva coerente genera riconoscibilità su tutti i touchpoint, dal sito web ai social media, dal materiale promozionale alle email di marketing. Pensare al brand in modo olistico garantisce che ogni elemento lavori al fine unico di esprimere chiaramente la personalità del marchio.

Se la tua identità visiva nasce da una conoscenza profonda del brand, il design smette di essere una decorazione e diventa un abbreviato visivo dei tuoi valori e della tua storia. Nella mia esperienza, costruendo brand sia per me stessa sia per startup, il processo creativo è sempre molto più semplice e autentico una volta chiarito chi si serve e perché. Le scelte visive non sono casuali, ma un’estensione naturale della storia e della missione del brand.

Gli elementi su cui concentrarsi includono:

  • Logo: è il fulcro del brand, ma va progettato considerando l’intera identità. Pensa a dove e come verrà usato: sito web, intestazioni e footer delle email, profili social, materiali stampati, merchandise, favicon e così via.
  • Palette di colori: scegli colori che riflettano l’umore e i valori del brand. Molti marchi adottano un sistema di colori primari, secondari e talvolta terziari: i primari definiscono il brand a colpo d’occhio, i secondari supportano e completano i primari, i terziari possono essere usati per dettagli o campagne speciali, aggiungendo profondità senza diluire l’identità.
screenshot dalla pagina web si SiteGround dove viene indicata la palette di colori del brand, con colori primari e secondari
  • Tipografia: i font devono rispecchiare il tono del brand. Solitamente si punta sul moderno e pulito per il tech, classico ed elegante per i marchi di lusso, audace e amichevole per il lifestyle. Spesso si scelgono due font principali: uno per i titoli, per catturare l’attenzione e trasmettere personalità, e uno per i testi, per garantire leggibilità.
  • Immagini e grafiche: definisci lo stile fotografico e illustrativo. Le immagini devono essere professionali o autentiche? Presta attenzione a toni, luci e composizione per mantenere coerenza nello stile e nell’umore.
  • Elementi di supporto: icone, texture o pattern possono rafforzare lo stile complessivo.

Se non sei sicuro di come definire questi elementi, strumenti come ChatGPT o altre AI possono essere utili. Fornendo i dettagli già chiariti – missione, pubblico, personalità del brand, posizionamento – l’AI può suggerire palette di colori, font e altri elementi di design.

Marketing

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7. Stabilisci le linee guida del brand

Una volta definiti tutti gli elementi, ricorda che il successo del branding non dipende solo dalla bellezza del brand, ma dalla coerenza nel tempo. Solo quando elementi visivi, voce e messaggi sono allineati su tutti i canali in modo uniforme rafforzano l’identità e rendono il brand più memorabile.

Le linee guida del brand servono proprio a questo. Funzionano come un manuale che permette a chiunque, dal team interno ai partner esterni, di sapere esattamente come rappresentare il brand, e altrettanto importante, come non farlo. Meglio ancora se forniscono esempi concreti di utilizzo corretto e scorretto.

screenshot dalla pagina web di SiteGround che mostra le linee guida per il branding, incluso lo spelling corretto del nome e le varianti del logo

Negli anni in cui ho gestito strategie di branding per grandi aziende, ho imparato che costruire un brand significa far diventare le linee guida una vera e propria religione operativa. Ancora oggi ricordo il nostro codice Pantone principale – PMS 208! – incorporato in ogni progetto e interazione. Questa precisione e coerenza è ciò che costruisce e mantiene il valore del brand.

Anche nelle piccole imprese, il principio resta valido. Tratta il tuo brand come qualcosa di importante e sarà riconosciuto come tale. Linee guida ben costruite permettono di mantenere coerenza, professionalità e memorabilità, indipendentemente da chi comunica il brand. Questo livello di dettaglio è fondamentale per creare un marchio forte, riconoscibile e protetto nel tempo, anche a livello legale.

Dove e come applicare il branding

Una volta definito il brand, arriva il passo d’impatto: l’applicazione pratica, usando le linee guida che hai creato.

Qui la coerenza paga davvero. Quando ho lanciato il mio brand, non disponevo di un grande budget per il marketing, ma ogni dettaglio, dal packaging, al sito web, ai contenuti visivi sui social, al tono di voce, tutto era attentamente allineato. Questa coerenza ha permesso al brand di emergere, attirando l’attenzione di importanti retailer, comparendo su riviste e giornali nazionali e persino trovando spazio nei telegiornali.

L’esperienza dimostra che un brand coerente e ben eseguito genera riconoscibilità e credibilità che nessun budget, da solo, sarebbe in grado di comprare.

Sito web

Il tuo sito è la residenza del tuo brand online. Ogni elemento visivo e testuale contribuisce a costruire la percezione del tuo marchio, per questo è fondamentale mantenere coerenza e intenzione in ogni dettaglio.

Layout: Utilizza questo linguaggio visivo per comunicare chi sei. Un design a griglia pulita e con ampi spazi bianchi trasmette ordine, precisione e affidabilità, un layout asimmetrico e dinamico, con elementi in movimento o immagini a piena larghezza, comunica energia e creatività.

Colori e font: Usa la palette e la tipografia definite nelle tue linee guida per creare un’esperienza visiva uniforme. I colori devono riflettere la personalità del brand (energia, fiducia, eleganza, semplicità) e i font devono essere leggibili ma distintivi.

Immagini e grafica: Scegli uno stile coerente con il tono del tuo brand. Fotografie autentiche per brand trasparenti, mentre visual curati e minimal per trasmettere innovazione, illustrazioni giocose per una personalità giovane e alla mano.

Messaggi e tono di voce: i titoli, il copy, i microtesti, le CTA, i contenuti devono esprimere la tua identità. Il payoff, la mission e i messaggi principali dovrebbero essere immediatamente chiari, soprattutto nella Home Page, dove avviene il primo contatto con il visitatore, nella pagina Chi siamo, che ospita la tua brand story, e nei contenuti che pubblichi, che devono trasmettere il valore distintivo del tuo brand agli utenti

screenshot dal Website Builder di SiteGround, dove vengono mostrati diversi template per la pagina Chi Siamo, tutti in sintonia con il branding della pagina principale

Per rendere il tutto più semplice, puoi optare per uno strumento di site building. Il Website Builder di SiteGround, per esempio, ti offre dozzine di template professionali e personalizzabili, progettati dai nostri designer per garantire armonia visiva e coerenza grafica in ogni dettaglio.

Social media

La tua strategia di social media marketing deve rappresentare la tua brand identity in modo immediato e deciso. Assicurati che grafiche e caption rispettino le linee guida e che il contenuto dei post e le collaborazioni riflettano sempre personalità e valori del brand.

Per garantire coerenza puoi creare template predefiniti per i tuoi post e le tue storie. Ti aiuteranno a mantenere un’identità visiva uniforme e ti faranno risparmiare tempo. Una buona idea è anche introdurre formati ricorrenti o rubriche fisse che diventino tratti distintivi del tuo brand.

Questo tipo di riconoscibilità visiva crea memoria di brand e rafforza la tua posizione nella mente del pubblico, soprattutto se la tua strategia punta molto sul social media marketing.

Email marketing

Per rafforzare la tua brand identity attraverso l’email marketing, usa font, colori e immagini coerenti con il tuo sito web, così da creare un’esperienza fluida e senza soluzione di continuità tra i diversi touchpoint digitali. Mantieni lo stesso tono di voce, cura layout e copy dei contenuti email.

Per semplificare questo processo, puoi utilizzare lo Strumento di Email Marketing di SiteGround. Grazie a template predefiniti, editor drag-and-drop e integrazione con il tuo sito, puoi creare campagne coerenti tra loro e con il tuo brand. In più, l’IA integrata ti aiuta a creare testi che rispecchiano perfettamente il tono scelto, rafforzando la personalità del brand a ogni invio e facendoti risparmiare tempo.

screenshot dallo Strumento di Email Marketing di SiteGround, dove vengono mostrati molti template, tutti diversi e personalizzabili

Packaging

Se offri prodotti tangibili, il packaging è un’estensione diretta del tuo brand. Etichette, confezioni, materiali di spedizione e tipo di imballaggio devono riflettere colori, tipografia, tono e valori definiti nelle tue linee guida.

Nel caso del mio brand di olio extra vergine di oliva, le etichette e il packaging erano tutte in linea con la stessa palette del brand presente anche sul sito. La vernice utilizzata per le bottiglie era ecologica, le chiusure in legno e il sigillo compostabile, per riflettere il compromesso con il territorio. Con ogni spedizione includevamo inserti con note personali, ricette e schede di degustazione, e addirittura il nastro adesivo era brandizzato con la stessa grafica presente in tutti i canali.

Allineamento del team

Ricorda che il tuo team è il primo ambasciatore per costruire un brand forte. Assicurati che dipendenti e collaboratori comprendano le linee guida, cosa rappresenta ogni scelta e la direzione del brand.

Se il team vive realmente la personalità del brand dall’interno, può rappresentare il brand in modo accurato e mantenere l’impatto su ogni interazione, dall’assistenza clienti al networking, dagli eventi fino al marketing e vendite. Per ottenere questa uniformità di direzione, dovrai provvedere ad una formazione chiara, strumenti di riferimento per i dipendenti, una cultura d’impresa in linea con la personalità del brand e materiali interni coerenti con la brand strategy e la sua identità visiva (presentazioni, PDF, comunicazioni, etc).

Materiale promozionale

Qui parliamo di pubblicità a pagamento, volantini, brochure, banner o gadget, che devono tutti riflettere coerenza visiva e comunicativa, grazie a colori, font, immagini e tono di voce immediatamente riconoscibili.

Se la tua brand personality è particolarmente distintiva, questo è il momento di metterla in risalto e renderti memorabile. Ad esempio, un brand creativo e giocoso può usare grafiche audaci e messaggi ironici. Un brand premium, invece, può puntare su materiali eleganti, fotografia curata e linguaggio raffinato.

Evolvi il branding al bisogno

Anche i brand più forti non sono destinati a rimanere statici nel tempo. Con la crescita dell’attività, i cambiamenti del pubblico o l’evoluzione del mercato, ogni brand deve adattarsi, ma sempre con intenzione. L’obiettivo non è reinventarsi ogni anno, ma raffinare e aggiornare gli elementi che mantengono il brand rilevante, preservando ciò che lo rende riconoscibile.

Dalla mia esperienza in una grande azienda consolidata della Silicon Valley, i restyling del brand erano talvolta necessari per rimanere al passo con i tempi. In quei casi lavoravamo a stretto contatto con i designer per individuare gli elementi più preziosi, quelli immediatamente riconoscibili dal pubblico, e mantenerli come filo guida durante l’aggiornamento. Questi sforzi risultavano in un brand moderno e rinnovato, ma sempre riconoscibile.

Questo approccio vale per qualsiasi brand, evolvere significa conservare l’essenza, missione, valori e identità, mentre si aggiornano quegli elementi che aiutano a restare attuali. Forse il logo diventa più semplice, la palette di colori più moderna o i messaggi più in linea con lo stato d’animo attuale del pubblico. Ma il filo conduttore deve rimanere chiaro, il pubblico deve percepire lo stesso brand, solo più nitido e sicuro di sé.

Questo tipo di evoluzione rafforza il valore del brand e la sua riconoscibilità, rendendolo familiare e al contempo proiettato verso il futuro. In definitiva, un brand solido funziona solo se costruito con cura e coltivato con coerenza. Ogni decisione deve riflettere l’identità definita con precisione.

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Strumenti come il Website Builder di SiteGround facilitano enormemente il processo, permettendoti di applicare la tua identità visiva in modo coerente su ogni pagina. Con template personalizzabili, strumenti di design integrati e pieno controllo su colori, tipografia, immagini e layout, il Website Builder ti assicura un brand coeso, curato e unico sin dal primo contatto con i visitatori.

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Erin Ridley

Content Creator

Erin ha tantissime passioni che spaziano dalla tecnologia, ai viaggi, alla produzione vinicola e dell'olio d'oliva. Quando non è impegnata a scrivere, la troverete ad arrampicarsi in cima a una montagna.

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