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SEO e AI - Come far emergere il tuo sito nelle ricerche

Oct 10, 2025 9 min di lettura Noel Nuccioni
illustrazione che rappresenta una barra di ricerca con una funzione AI incorporata

Con ogni nuovo cambiamento nell’ambito della tecnologia, la SEO cambia pelle. Negli ultimi anni, con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, la nuova pelle è più vistosa e dissimile da ciò a cui siamo abituati. Così diversa, di fatto, che oggi si parla di Artificial Intelligence Optimization, Generative Engine Optimization, Answer Engine Optimization, e magari altre ancora. Questi però sono tutti nomi nuovi per descrivere le vesti assai diverse che porta ora la SEO.

Nonostante il cambio d’abito, l’obiettivo, resta lo stesso di sempre: far emergere i propri contenuti e connettersi con il proprio pubblico. Solo che adesso le “pagine dei risultati” non sono più un’unica destinazione. Le persone trovano informazioni su Google, ma anche nelle risposte generate da ChatGPT e nei riassunti delle AI Overviews. In altre parole, la ricerca non ha più luogo in un solo spazio, ma un insieme di spazi interconnessi dove il tuo brand deve saper farsi trovare.

Per riuscirci, servono tecniche diverse da quelle della SEO tradizionale, anche se conoscere le basi resta fondamentale. Le regole di SEO on-page, SEO off-page e SEO tecnica continuano a contare, ma oggi si intrecciano con nuove strategie che tengono conto di come l’AI interpreta, sintetizza e distribuisce le informazioni.

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Come l’IA sta cambiando la SEO

Fino a qualche anno fa, la SEO era un gioco di pazienza e parole chiave. Si trattava di scegliere i termini giusti, inserirli nei punti strategici e sperare che Google e i lettori notassero il proprio sito tra una distesa di titoli e URL quasi identici. Poi la pagina dei risultati ha cominciato a popolarsi di box, con l’arrivo degli snippet, dei knowledge graph e dei rich results, con gli image packs e le risposte dirette. Con uno spazio per i siti sempre più ristretto, la corsa per conquistare un click si è fatta più affollata.

due screenshot di SERP diverse: la prima in vecchio stile, dove appaiono solo link a diverse pagine; la seconda con image pack, knowledge graph, anteprime video e highlight

Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale le regole del gioco sono cambiate di nuovo. Scrivere contenuti è diventato più veloce per chiunque. Il risultato però è stato un oceano di testi tutti simili, spesso privi di vera sostanza. Google ha quindi reagito cercando di dare spazio a ciò che gli utenti cercano davvero: esperienze vissute e autentiche, opinioni concrete, risposte ricche di consigli veri. È per questo che sempre più risultati in prima pagina provengono da community come Reddit, Quora o forum di nicchia.

Ma ora, con l’integrazione dell’IA, la ricerca si è frammentata ancora di più. Gli utenti non si affidano più solo a Google, ma cercano su ChatGPT, sui social, oppure si affidano alle AI Overviews, cioè quei riassunti generati direttamente nella pagina dei risultati. La presenza online di un brand non si misura allora soltanto nella SERP, ma anche nella sua capacità di emergere nei contesti guidati dall’IA.

screenshot di una ricerca Google "cosa sono le AI Overview". La risposta è un'AI Overview che sintetizza le informazioni di altri siti.

In altre parole, la SEO non è più confinata a una pagina di risultati. È diventata un ecosistema distribuito tra motori di ricerca, assistenti AI e social. E chi vuole restare visibile dovrà imparare a farsi trovare in tutti questi luoghi, non solo tra le pagine suggerite nella SERP.

Nel resto dell’articolo vedremo esattamente in cosa consistono questi cambiamenti e quali sono le soluzioni da mettere in atto per rimanere rilevanti.

Cambiamento nella SEO Soluzione
La ricerca non è solo nelle SERP di Google → Ottimizza per comparire nelle AI Overviews e nelle risposte di ChatGPT, sii presente sui social
L’IA premia i contenuti che vanno dritti al punto → Dai priorità all’intento di ricerca, assicura una buona SEO tecnica, usa un linguaggio naturale
L’affidabilità è tutto → Includi informazioni sugli autori, crea cluster di contenuti
SERP dinamica → Tieni i contenuti aggiornati

1. La ricerca non è più solo Google

Come abbiamo appena detto, oggi “apparire online” non significa più soltanto essere visibili nelle SERP. La presenza digitale si misura anche in come un brand emerge nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale, nelle AI Overviews e nelle conversazioni su ChatGPT. È un paesaggio frammentato, e per questo dobbiamo imparare quali sono i contenuti e i formati prediletti da ogni piattaforma.

schematizzazione della distribuzione delle ricerche spiegata nella lista puntata successiva
  • Le AI Overviews si attivano soprattutto con ricerche informative, cioè quelle che iniziano con “cosa”, “come”, “quando” o “perché”. Qui l’utente cerca risposte brevi e dirette o guide step-by-step. I motori generativi, infatti, sintetizzano le informazioni da una serie di siti ritenuti affidabili e generano un sunto. L’utente ottiene la risposta senza mai visitare alcun sito, generando le cosiddette zero-click searches.
  • ChatGPT e gli altri assistenti AI, invece, hanno un approccio più conversazionale. Rivolgendosi a questi assistenti, gli utenti tendono a formulare domande lunghe dal tono naturale, anziché solo parole chiave. Per un’attività, questo significa ripensare la scrittura dei propri contenuti in chiave dialogica, secondo le long-tail queries che riflettono un linguaggio umano.
  • Quando si tratta di query locali o transazionali, invece, vengono privilegiati i risultati classici, quindi la SEO locale e la SEO tradizionale rimangono centrali in questi ambiti. Se un utente cerca “negozio di hosting a Milano” o “miglior piano VPS per e-commerce”, Google tende a mostrare mappe, elenchi, e risultati Google Shopping.

Anche se parliamo di AI, dobbiamo fare un appunto sui social media, che già da anni influenzano la scoperta dei contenuti. Infatti, essere visibili sui social aumenta la credibilità di un brand agli occhi dei motori di ricerca e dei modelli generativi. Ed è proprio la credibilità che dobbiamo inseguire. 

I social hanno tutto un loro mondo e funzionamento, quindi ti consigliamo di leggere il nostro articolo riguardo il social media marketing se ne vuoi sapere di più. Per ora ci basti dire che ogni piattaforma ha il proprio pubblico, le proprie preferenze (Instagram e TikTok puntano sull’esplorazione, LinkedIn e YouTube all’insegnare e costruire fiducia) e i propri formati. Perciò sarai tu a dover scegliere dove farti presente a seconda delle user personas che vuoi raggiungere e del tuo modello di business. 

2. Contenuti che vanno dritti al punto

Fino a qualche tempo fa si potevano vedere in cima ai risultati articoli pieni di parole chiave, prolissi e un po’ vaghi. Oggi, un articolo ottimizzato per la SEO è un articolo distillato, che risponde con precisione alle domande degli utenti. Gli algoritmi AI, allenati su milioni di testi, sanno distinguere quando un testo offre valore reale e quando, invece, si limita a rigirare concetti già noti.

Quando l’IA scansiona un testo, in sostanza, è alla ricerca di ciò che vogliono sapere anche le persone, delle risposte chiare, verificabili, utili. I contenuti che si distinguono sono quelli che:

  • Riportano informazioni concrete
  • Propongono un punto di vista originale, senza limitarsi a quello che già scrivono in centinaia. 
  • Entrano subito nel merito della questione, evitando preamboli superflui o senza sostanza. 

Il concetto chiave è quindi la densità informativa. Un articolo di mille parole può essere più incisivo di uno da diecimila, se ogni frase aggiunge qualcosa di utile e nuovo.

3. L’affidabilità è tutto

A causa della corrente sovrappopolazione delle SERP e del surplus di informazioni, per emergere nelle ricerche guidate e influenzate dall’intelligenza artificiale, è di capitale importanza dimostrare credibilità, affidabilità, autorevolezza, esperienza di prima mano e trasparenza.

Le pagine che guadagnano visibilità su Google e sui modelli AI oggi sono quelle che riflettono proprio questo, riportando:

  • Casi-studio e dati raccolti sul campo, 
  • Esperienze professionali e racconti di situazioni vissute,
  • Dettagli concreti come percentuali, date, testimonianze,
  • Citazioni di fonti e autori di competenza comprovabile.

4. La SERP diventa più dinamica

I motori di ricerca e le piattaforme AI aggiornano costantemente le loro valutazioni per allinearsi meglio all’intento reale dell’utente. Ciò significa che ciò che funziona oggi potrebbe perdere visibilità domani se non resta pertinente.

Algoritmi e modelli generativi cercano di capire cosa cerca l’utente, come cambia il suo modo di porre domande, quali dettagli diventano rilevanti e quali tendenze emergono nel tempo. I contenuti che si adattano a questi cambiamenti, aggiornando dati, esempi, insight e risposte pratiche, sono quelli che rimangono in vista. Restare visibili richiede dunque attenzione continua. 

Come emergere nelle SERP, nelle ricerche IA e nelle AI Overview

Abbiamo appena visto che la SEO sta vedendo enormi cambiamenti. Ne consegue che non ci basterà ottimizzare meta tag e parole chiave. Abbiamo bisogno di un approccio più sfaccettato per farci trovare nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale, nelle AI Overviews e nelle SERP.

La buona notizia è che molte tecniche tradizionali restano fondamentali, soprattutto riguardo la SEO tecnica, ma andranno integrate a strategie specifiche per l’AI. In questa sezione vedremo appunto come bilanciare SEO tradizionale e nuove opportunità AI, attraverso azioni concrete che aiutano il tuo sito a restare rilevante in un ecosistema in continua evoluzione.

1. Crea cluster di argomenti

Uno dei modi più efficaci per segnalare ai motori di ricerca e ai modelli IA che il tuo sito è una fonte affidabile è mostrare profondità e coerenza tematica. Questo si dimostra costruendo un ecosistema di contenuti collegati: i cosiddetti cluster di argomenti, invece di articoli isolati.

Il punto di partenza è definire i pilastri del tuo settore, ossia i temi principali su cui vuoi posizionarti. Per ciascuno di essi, realizza una guida completa che funga da punto di riferimento. Attorno a queste guide, sviluppa articoli più specifici che esplorano i singoli aspetti del tema principale. Ogni contenuto secondario deve rimandare sia alla guida principale sia agli altri articoli correlati, creando così una rete logica e interconnessa.

visualizzazione dei cluster di argomenti in forma grafica. un contenuto portante al centro, con contenuti cluster tutto intorno, collegati da hyperlink

Questo sistema aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito e la tua competenza sull’argomento, e allo stesso tempo offre anche all’utente un’esperienza coerente e approfondita. Un sito ben organizzato in cluster trasmette il messaggio chiaro che sei un vero esperto nel tuo settore.

Nella pianificazione dei cluster, cerca di coprire contenuti per ogni fase del customer journey. Programma contenuti adatti alle ricerche iniziali di curiosità (fase di awareness) fino alle decisioni concrete di acquisto o di azione.

2. Dai priorità all’intento di ricerca, non alla lunghezza

Non è più la lunghezza di un articolo a determinare il suo successo, ma la capacità di rispondere con precisione alle domande esatte degli utenti. Allora i tuoi contenuti dovranno essere scritti per venire incontro a queste necessità: i primi paragrafi devono offrire risposte concise e dirette, ideali per essere citate dalle AI Overviews. Procedi così:

  1. Comprendi l’intento di ricerca per ogni argomento che tratti: l’utente cerca informazioni pratiche? Paragoni? Consigli specifici? Una lista? Istruzioni passo a passo? Come richiede queste informazioni esattamente?
  2. Struttura i titoli secondo le domande comuni che appaiono nei risultati
  3. Rispondi in termini semplici a queste domande nelle prime 40-60 parole, cercando di tenerti sulle 1-2 frasi. Dettagli, esempi o metafore verranno dopo.
  4. Inserisci una sezione FAQ alla fine, che raccolga le domande più frequenti.

Questo aiuta sia i lettori sia gli algoritmi a individuare rapidamente i contenuti rilevanti, aumentando la probabilità di comparire nelle Overview in cima alle SERP, ma anche di essere citati nelle risposte dei motori generativi.

3. Usa un linguaggio naturale

È da tempo ormai che riempire i contenuti di parole chiave non serve, anzi penalizza le pagine. Quello che invece dovrai fare per far capire contesto e significato dei tuoi contenuti alle AI è usare sinonimi e termini che fanno parte del campo semantico di riferimento

Questo è perché, grazie al Natural Language Processing (in italiano Elaborazione del linguaggio naturale), i modelli IA sono in grado di capire la relazione tra parole, concetti e atteggiamenti che emergono in un testo. 

Usando molti sinonimi, termini relazionati e parole dello stesso campo semantico, i tuoi contenuti risulteranno più naturali e ricchi di significato. Le IA saranno perfettamente in grado di capire la sostanza e la qualità di quello che stai comunicando, dandoti migliori possibilità di essere citato nelle risposte dei motori generativi – che, appunto, tendono ad essere anche loro più discorsive e naturali.

4. Fornisci informazioni riguardo gli autori

Per comunicare la massima autorevolezza e affidabilità, ogni articolo dovrebbe includere un author box che racconti chi ha scritto il testo: qualifiche, area di specializzazione, anni di esperienza, riconoscimenti, o addirittura interessi personali. Questo tipo di trasparenza umanizza il contenuto e dimostra che dietro a quelle righe c’è una persona con una voce e una competenza reale.

Aggiungi link ai profili professionali, come LinkedIn, per rendere la verifica immediata. Anche specificare eventuali inclinazioni personali o punti di vista può aumentare la fiducia. Un autore che ammette le proprie preferenze e punti ciechi comunica onestà.

screenshot di un author box direttamente da un articolo del blog di SiteGround

5. Struttura sito e post per l’indicizzazione

Un sito ben strutturato è più facilmente indicizzato dai motori di ricerca, più facilmente scansionabile dai crawler AI (e quindi considerato più affidabile dagli algoritmi IA) e più immediato per chi legge. 

Il tutto aumenta la probabilità di comparire come fonte autorevole su SERP e risposte AI. Ci è chiaro allora che la struttura del sito e dei singoli articoli, cioè la SEO tecnica, è fondamentale. Vediamone gli elementi chiave:

  • Velocità del sito: assicurati di avere un codice leggero, immagini compresse, caching attivo e solo plugin necessari. Se usi WordPress strumenti come il SiteGround Speed Optimizer possono fare la differenza, rendendo il tuo sito fino al 20% più veloce rispetto ad altri plugin simili.
  • Elimina le barriere: rimpiazza i link rotti, i contenuti duplicati o le risorse bloccate, rendi la navigazione rapida e intuitiva e sito mobile-friendly.
  • Schema markup corretto: usa i dati strutturati per segnalare il tipo di contenuto ai motori (i più comuni sono gli schema How-to, FAQ, Recipe, Review e Product).
  • Facilita l’AI crawling: Usando un hosting AI-friendly ti assicuri che il server sia accessibile ai crawler senza limitazioni. Attenzione ai contenuti in Java-Script, che potrebbero risultare nascosti ai crawler.
  • Heading e metadata appropriati: titoli coerenti e descrizioni ottimizzate migliorano la leggibilità sia per gli utenti sia per i motori di ricerca.

Per rendere i contenuti in sé facili da leggere e scansionare, sia per l’IA che per chi ti leggerà:

  • Utilizza paragrafi brevi, indicativamente di 2-4 frasi ciascuno.
  • Usa liste e tabelle nel testo per organizzare e schematizzare le informazioni. Occhio però, se le liste e le tabelle sono in formato di immagine, la lettura da parte dell’IA non è così immediata. 
  • Evidenzia i concetti chiave con grassetti e corsivi.

Seguendo queste dritte avrai un sito ben strutturato che facilita l’indicizzazione e trasmette professionalità e affidabilità.

6. Aggiorna i tuoi contenuti

I risultati delle ricerche e le risposte generate dall’AI cambiano di continuo, quindi la manutenzione dei contenuti è una pratica essenziale.

Monitora regolarmente le performance dei tuoi contenuti, verifica se le tue pagine mantengono il posizionamento nelle SERP e se continuano a comparire nelle AI summaries. Un calo di visibilità spesso indica che sono emerse fonti più aggiornate o rilevanti. Se così fosse, sarà arrivato il momento di rivedere e ottimizzare, aggiungendo nuovi dati, aggiornando gli esempi, integrando tendenze recenti o punti di vista più attuali.

Tenere d’occhio i social media può essere un ottimo termometro per capire dove si muove l’interesse degli utenti. Le discussioni più attive e le domande ricorrenti sono segnali preziosi di ciò che le persone vogliono sapere ora.

Cosa aspettarsi dal futuro della SEO

La SEO del futuro non si prospetta un terreno stabile, ma un equilibrio in continuo assestamento. L’intelligenza artificiale continuerà a cambiare il modo in cui le persone cercano informazioni, confrontano soluzioni e decidono di acquistare. Per le aziende, questo indica il bisogno di restare agili senza perdere di vista ciò che davvero conta, ovvero la fiducia degli utenti e la capacità di rispondere ai loro bisogni reali.

È facile lasciarsi tentare dalle mode del momento o temere le ricerche zero-click, sempre più frequenti con l’espansione delle AI Overviews e degli AI Agent. Ma non è la fine della SEO, è solo un nuovo modo di cercare. Gli utenti non smetteranno di informarsi, semplicemente lo faranno in ambienti più dinamici.

In questo scenario, la tecnologia che sostiene il tuo sito farà la differenza. Un hosting veloce, affidabile e ottimizzato per i crawler AI è il punto di partenza per garantire che i tuoi contenuti siano visibili, performanti e sempre accessibili.

Una piattaforma come SiteGround, che combina velocità, sicurezza e compatibilità con le nuove tecnologie di scansione IA, è una sella ben salda sul dorso di questi tempi galoppanti.

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Noel Nuccioni

Content Writer

Se non sta rincorrendo la frase perfetta, si sta probabilmente dedicando alle sue attività preferite: il viaggio e il cibo (preparazione e consumo). Ama imparare cose nuove - la piu recente è la programmazione - e passare il tempo all’aperto.

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